Le vostre vacanze in Alto Adige saranno allietate da moltissime opportunità di svago e dall’occasione di scoprire le meraviglie dell’Alpe di Siusi e in generale dell’Alto Adige. Vi sveliamo volentieri qualche meta imperdibile da scoprire mentre trascorrete le vostre vacanze sulle Dolomiti!
Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio, ha già oltre 5.000 anni ed è pertanto la più antica mummia ritrovata nei ghiacci. L’uomo risale all’età della pietra e si è conservato senza alcuna sostanza chimica fino al momento del ritrovamento nelle Alpi Venoste, restando praticamente intatto solo grazie alla neve e alle temperature rigide del Similaun. Oggi può essere osservato presso il Museo Archeologico di Bolzano, un’occasione per voi di visitare anche il capoluogo di provincia altoatesino.
L’Alpe di Siusi e l’Altipiano dello Sciliar sono le attrattive più vicine e imperdibili di Castelrotto e di tutto l’Alto Adige. Con i suoi 57 km², l’Alpe di Siusi è l’altipiano più esteso d’Europa. Le Dolomiti che la incorniciano sono state elette patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO e il parco naturale Sciliar-Catinaccio è una dei più ricchi e vari dell’Alto Adige, con una varietà incredibile di flora e fauna che supera i 5000 esemplari.
Sul pendio dello Schlossberg oppure Monte Calvario a Castelrotto, il cosiddetto "Kofel" (Sasso), si trova sotto una spianata ombreggiata, chiamata, "Kegelplatz" (piazza dei coni). Sotto questa sono sotterrati nove coni d’oro e due sfere d‘argento. Se si capita verso mezzanotte, si possono intravvedere gli antichi cavalieri che giocano a birilli, almeno così si racconta. Questa è una delle tante leggende che avvolgono l’Altipiano dello Sciliar. Alcuni luoghi e attrattive nei dintorni di Castelrotto che scoprirete in occasione delle prossime vacanze in Alto Adige vi svelano la presenza di creature fiabesche e leggendarie che pare si aggirino proprio qui
In onore degli alpinisti e leggende dello sci, Paula Wiesinger e Hans Steger, è stato realizzato un sentiero molto amato da giovani e meno giovani: un sentiero escursionistico che da Compaccio conduce all’Alpe di Siusi in località Saltria. Lungo il cammino, si è accompagnati da tavole informative che forniscono agli escursionisti durante le loro vacanze sulle Dolomiti una panoramica sulla natura e sulla cultura dell’Alpe di Siusi ma anche di tutto l’Alto Adige.
Una struttura unica in Alto Adige: sul Castelliere, che vanta ancora oggi resti di antiche fortificazioni, all’inizio del XVIII secolo fu costruito un memoriale della Passione e della Morte di Cristo sul Golgota a Gerusalemme. Dal paese, su pietre porfiriche, parte un sentiero costellato di piccole cappelle. Durante la Settimana Santa, le sette cappelle sono illuminate e decorate con palline pasquali tipiche. Il Giovedì Santo e il Venerdì Santo, dopo la Santa Messa, ha luogo la tradizionale processione.
Fondata nel 1142 dal Vescovo della Diocesi di Bressanone Hartmann, l’Abbazia di Novacella, nei pressi di Bressanone, era frequentata dai pellegrini in viaggio verso la Terra Santa o verso Roma. Importante riferimento per la vita spirituale europea, ancora oggi è famosa per la fornitissima biblioteca che conserva migliaia di volumi e stampe, manoscritti e codici miniati. Inoltre, essa ospita un centro di formazione e una cantina molto apprezzata per i vini bianchi molto pregiati.
Non è proprio da considerarsi un’attrattiva, ma durante le vostre vacanze in Alto Adige nella stagione autunnale non potete perdere una delle tradizioni più vissute che hanno avuto la loro origine in Valle Isarco. Si festeggia il raccolto con il Törggelen, che un tempo era il momento in cui il fattore e i suoi aiutanti si riunivano nel maso per celebrare la fine dei lavori nei campi. Era l’occasione per gustare i prodotti freschi di raccolto, specialità tipiche come i canederli e i krapfen e bere il mosto d’uva. Oggi, anche a Castelrotto, potete rivivere questi momenti e ricordate che non lontano da Castelrotto sorge Chiusa, dove pare che sia nata questa tradizione.
Si parte dal Campo Sportivo di Laranza a Telfes/Castelrotto finché s’incontra l’indicazione “Sentiero dei Funghi”.
Questa simpatica camminata dura circa 30 minuti ed è adatta a tutti, anche ai bimbi, che avranno modo di ammirare tanti tipi di funghi del bosco di Laranza. Arrivati al punto più alto del sentiero, ci si può riposare qualche minuto su una panchina e assaporare in tutta tranquillità il panorama che si estende su Siusi e Castelrotto. Per rispettare la curiosità di tutti i visitatori, si prega di non raccogliere i funghi lungo il sentiero.